La quiete prima della tempesta
- Avv. Massimo Cruciat
- 30 set 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Nel primo semestre del 2020 si sono registrate la metà dei fallimenti rispetto al 2019 e una diminuzione, altrettanto importante, anche delle procedure di sovraindebitamento previste dalla legge 3/2012.
Oltre allo stop alle dichiarazioni di fallimento introdotto per legge per far fronte agli effetti della pandemia, che ha di fatto cristallizzato la situazione nel mondo delle imprese più grandi soggette alla legge fallimentare, gli strumenti emergenziali, come il blocco delle cartelle esattoriali o la sospensione del pagamento dei mutui, hanno indotto anche molte piccole imprese e consumatori a rimandare l'accesso agli strumenti di composizione della crisi previsti dalla legge 3/2012 (piano del consumatore, accordo con i creditori e liquidazione del patrimonio), con l'effetto di creare una situazione di calma strana e surreale.
Di certo una calma solo apparente e temporanea, in quanto molti hanno ritenuto di rinviare la gestione di situazioni di crisi, che già oggi richiederebbero in realtà di essere trattate.
Tanto che nei primi mesi del 2021 si prevede un aumento molto forte delle situazioni di difficoltà, con conseguente accesso massiccio alle procedure previste dalla legge 3/2012.
Dunque, tempesta in arrivo, ma con la consapevolezza che grazie alla legge 3/2012 saremo in grado di affrontarla nel migliore dei modi.
Tanto meglio poi sapremo affrontare le difficoltà finanziarie, anche quelle causate o aggravate dal Covid 19, quando entreranno in vigore le nuove norme sul sovraindebitamento previste dal Codice della Crisi, che saranno utilizzabili da settembre 2021, a meno che già prima il Governo come ha annunciato non anticipi alcune importanti novità, utili per facilitare ancora di più l'accesso per i consumatori e le piccole imprese alle procedure.
Semplificare le procedure sarà certamente un aiuto, ma gli interessati devono anche comprendere che intervenire tempestivamente è altrettanto importante, se non fondamentale: nelle operazioni di ristrutturazione dei debiti il tempo è una variabile decisiva. Arrivare troppo tardi rende più difficoltoso, se non impossibile, il risanamento e la ripartenza.
Pertanto, se ormai abbiamo goduto della calma portata dai provvedimenti emergenziali, è ora di prendere per mano le situazioni di sovraindebitamento che ci affliggono, affrontandole con gli strumenti previsti dalla legge 3/2012 e tra poco dal Codice della Crisi.
Riprendermo da oggi informarvi e aggiornarvi con regolarità su questi importanti supporti, nella consapevolezza che la conoscenza è la nostra prima alleata.



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