Perchè ricorrere alla legge 3/2012?
- massimo cruciat
- 31 gen 2022
- Tempo di lettura: 3 min

Per ritrovare il sorriso!
Questo è il motivo per attivare una procedura di sovraindebitamento.
La legge 3/2012 offre a chi è oberato dai debiti la possibilità di ESDEBITARSI ossia di ridurre i propri debiti, eliminando quelli che non è in grado di pagare. E oggi questa opportunità è eccezionalmente prevista anche per il debitore incapiente ossia per chi non può pagare nulla ai propri creditori.
Grazie al beneficio dell'esdebitazione, il debitore rinasce: si alleggerisce, in tutto o in parte, dei debiti e può avere, così, un futuro sereno davanti a sé, non solo per se stesso, ma anche per la propria famiglia. Spesso, infatti, mogli e figli subiscono le difficoltà di mariti / padri, che hanno perso il lavoro o che, per altre ragioni, hanno subito una riduzione del reddito e/o un aumento delle spese e per questo si sono indebitati.
Gli studi più recenti dicono che il problema è molto diffuso e in crescita a causa della pandemia. Già prima della crisi Covid c'erano 2 milioni di famiglie sovraindebitate. Ora la pandemia produrrà un incremento delle persone in difficoltà. Oltre all'emergenza sanitaria, ora ci si è messo anche il caro bollette, che finirà pure questo per aggravare i conti di tante persone e aziende.
Non solo i privati possono finire in difficoltà finanziarie, ma anche i piccoli imprenditori o i lavoratori autonomi: baristi e ristoratori, guide turistiche e agenzie di viaggi, sono solo alcuni esempi di imprenditori che hanno patito gli effetti negativi del Covid e che possono superarli con a legge 3/2012.
Facciamo un esempio per capire in pratica cosa significa esdebitazione.
Pensiamo a un padre di famiglia, che chiameremo Carlo. E' impiegato in un'azienda, con una casa di proprietà, comprata nel 2010 grazie a un mutuo bancario della durata di 20 anni.
Per 10 anni le cose vanno bene, Carlo lavora e con il proprio stipendio mantiene la famiglia e paga regolarmente le rate del mutuo.
Ma, poi, nel 2020 arriva il Covid e l'azienda in cui lavora va in crisi e, purtroppo, Carlo perde il lavoro.
Senza stipendio non può più pagare il mutuo e per questo la banca gli pignora la casa, che è destinata a essere venduta all'asta.
Ebbene, il nostro Carlo può essere aiutato grazie alla legge 3/2012!
In due modi.
Con il ricavato della vendita della casa, Carlo paga alla banca una parte del debito e l'altra gli viene, invece, stralciata. Se il debito con la banca è di 100.000 e dalla vendita della casa si ricavano 60.000, la legge 3/2012 gli consente di beneficiare di uno sconto di 40.000.
Non male!
Ma il nostro Carlo ha anche una alternativa. Supponiamo che abbia trovato un nuovo lavoro.
In questo caso potrebbe decidere di salvare la casa, evitando che venga venduta all'asta! Con il nuovo stipendio, è, infatti, in grado di tenersi l'immobile, versando alla banca la somma di euro 60.000 in un certo numero di anni. E anche in questo caso i restanti 40.000 vengono eliminati.
Non male anche questa seconda opzione!
Con la legge 3/2012 le persone hanno una prospettiva diversa.
Grazie al beneficio dell'esdebitazione hanno la possibilità di ritrovare la serenità finanziaria.
La legge 3/2012 è un'opportunità straordinaria non solo per il debitore, ma anche per i creditori e la società in generale.
I creditori ottengono di più, più velocemente e con costi di recupero minori.
La società beneficia del fatto di aver riportato nel circuito della produzione chi era emarginato, che ora potrà di nuovo consumare e pagare le tasse e, dunque, contribuire al benessere collettivo.
Debitore e creditori sono due facce della stessa medaglia.
Hanno un stesso problema e, se si mettono d'accordo, lo risolvono meglio.
Questo è il significato più autentico della legge 3/2012: strumento di composizione di esigenze opposte di debitore e creditori che, realizzando di comune accordo i loro interessi, fanno il benessere loro e quello di tutti.
Una domanda sorge allora spontanea.
Se la legge 3/2012 è così bella, perchè è poco diffusa?
Questo è il vero punto e anche di questo parleremo.
Per ora vi propongo un dato, che farà riflettere.
In Francia tra il 2011 e il 2019 sono state presentante 2.000.000 di domande e ne sono state accolte 1.850.000, con una media di 200.000 all'anno. In Italia nel 2018 le domande presentate sono state solo 7.000!
C'è tanto da fare per colmare questo enorme divario, ma, prima di tutto, occorre informare, informare, informare!
E questo faremo con i prossimi post.
Seguiteci.
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