Ritrova la serenità con la legge 3/2012
- Avv. Massimo Cruciat
- 3 apr 2021
- Tempo di lettura: 4 min

A Pasqua serenità per tutti, soprattutto per chi è in difficoltà!
Per aiutare le persone sovraindebitate a ritrovare la serenità, non solo finanziaria, è necessario spingere al massimo sulla legge 3/2012, farla conoscere il più possibile parlandone in modo chiaro e semplice.
Qualche giorno fa ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione del libro La rinascita del debitore di Niccolò Nisivoccia.
Per chi lo desidera, può vedere il video della presentazione. È stata l’occasione per ascoltare l’autore e altri autorevoli esperti della materia nella veste di commentatori. Il libro l’avevo già letto appena uscito e mi aveva colpito per alcuni aspetti che nel corso della presentazione sono stati sottolineati da tutti.
Vorrei soffermarmi su due punti. Un primo aspetto è la semplicità del libro.
Si tratta di uno scritto adatto ad essere letto da chiunque, non solo dagli addetti ai lavori. Questo è un grande pregio. Soprattutto per una materia come quella del sovraindebitamento, che tocca direttamente la vita di tante persone: lavoratori, piccoli imprenditori, agricoltori, ecc., che non hanno dimestichezza con leggi, articoli e cavilli vari. Perché dico, allora, che la semplicità è un valore?
Perché l’aspetto della comunicazione è funzionale alla divulgazione della legge 3/2012. Oggi il sovraindebitamento, inteso come problema, affligge migliaia di persone, famiglie e piccole imprese. La legge 3/2012 è, invece, ancora oggi poco conosciuta. Sembra strano, ma è così, pur se sono passati 8 anni dal suo arrivo. Tra i tanti motivi che possono spiegare la non conoscenza della legge al di fuori degli addetti ai lavori (ma, spesso, anche tra di loro), c’è, appunto, anche l’aspetto legato alla comunicazione: fino ad oggi se ne è parlato poco e in modo tecnico, con linguaggio da esperti di diritto, incomprensibile alle persone comuni.
Invece, occorre fare il contrario perchè più si parla della legge 3/2012 e, soprattutto, più lo si fa in modo chiaro e semplice, tanto più la legge potrà essere compresa dai diretti interessati e utilizzata da chi ne ha bisogno.
C’è un grande lavoro da fare per la promozione della conoscenza di questo importante strumento di aiuto delle persone. Quindi, ben vengano iniziative come quelle dell’avvocato Nisivoccia, che si è sforzato nel suo libro di utilizzare una modalità di comunicazione alla portata di tutti. Nel mio piccolo, anch’io cerco di rendermi comprensibile per chi mi legge e cerco, pertanto, di evitare un linguaggio troppo tecnico, evito di citare articoli, norme e leggi e parlo, invece, della sostanza, nel modo più semplice possibile, il solo che consente di far capire la grande utilità della legge 3/2012, e come funziona, al maggior numero di persone possibile. Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è la bontà della legge 3/2012.
Mi ha fatto molto piacere ascoltare dalla viva voce dell’autore (e in un certo senso mi ha anche sorpreso) che secondo lui la legge 3/2012 è una buona legge! Potrebbe sembrare una affermazione banale, di poca importanza e, invece, è molto significativa, perché solo la consapevolezza della sua grande utilità può spingere all'utilizzo della legge 3/2012 nel modo più ampio e convinto.
La sorpresa è dovuta al fatto che, secondo la maggioranza degli esperti, la legge 3/2012 sarebbe una legge fatta male, piena di errori e difficile da applicare e, inoltre, una legge che si presta ad abusi e violazioni ossia ad un uso distorto da parte dei debitori in violazione dei diritti dei creditori. Come l’avvocato Nisivoccia, anch’io penso, invece, che la legge 3/2012 sia uno strumento valido, molto efficace per dare risposte adeguate ad un problema molto importante e diffuso quale è quello del sovraindebitamento. Ogni legge si presta ad abusi e violazioni, ma ciò che conta è il suo utilizzo normale e da questo punto di vista la legge 3/2012 è certamente uno strumento adeguato. Lo testimoniano i “tanti” casi di persone che ne hanno fatto uso e ne hanno tratto beneficio, liberandosi dai debiti. Vorrei aggiungere che anche le migliori leggi, quelle scritte bene, vanno poi applicate: bisogna tirarsi su le maniche e lavorare. Intendo dire che il ruolo delle persone che ruotano intorno alla applicazione di una legge è determinante: non è banale osservare che, a fronte di una stessa legge come può essere la legge 3/2012, la differenza la fa l’avvocato come consulente del debitore, l’OCC come gestore della procedura e il giudice che deve decidere se quel debitore è meritevole di essere liberato dai debiti. Bene, la legge 3/2012 è uno strumento del tutto in linea con l’obiettivo di salvare le persone in difficoltà e, dunque, deve essere applicata senza timore che qualcuno ne possa approfittare, perché, a fronte di pochi furbetti, ci sono tantissime persone e imprenditori che soffrono (i fragili del libro di Nisivoccia) non solo per i debiti che li soffocano, ma anche perchè il problema dei debiti, quando tocca i piccoli debitori, è non solo una questione economico – finanziaria, ma ha implicazioni anche sotto il profilo personale, familiare e sociale.
Con una battuta vorrei concludere dicendo che i diritti dei debitori sono i diritti di tutti e allora tuteliamoli con la legge 3/2012, utilizzando senza paura questo strumento nel modo migliore. Complimenti all’avvocato Nisivoccia che ci dà lo spunto positivo per lavorare tutti per la rinascita del debitore con la legge 3/2012.
Auguri a tutti di Buona Pasqua!



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